No, l’UE non ha vietato i tatuaggi a colori ne il trucco permanente come riportato da alcuni media, ha però introdotto nuove regole sugli pigmenti e miscele che complicheranno per un po’ il lavoro dei dermopigmentisti.
Giovedì 16 dicembre alcuni quotidiani e media online hanno pubblicato la notizia secondo cui a partire dal prossimo 4 gennaio 2022, in seguito a una nuova normativa UE, non sarà più possibile farsi tatuare con inchiostri colorati.
“Quel giorno,” come riporta un articolo di Fanpage, “scatta infatti un nuovo regolamento europeo che vieta i tattoo con inchiostri colorati: saranno consentiti solo quelli in bianco e nero. O meglio, quelli che non contengono isopropanolo, un solvente che l’UE ha deciso di vietare […] perché in grado di irritare gli occhi, seccare l’epidermide, causare danni al sistema nervoso e sono potenzialmente cancerogeni.”
Ma sono stati vietati i tatuaggi a colori? NO
In realtà, il regolamento è nato dal 2020 e non vieta l’impiego dei colori da parte dei tatuatori e dermopigmentisti, ma introduce nuovi obblighi che potrebbero provocare dei problemi temporanei al settore.
Le regole sono state decise per dare indicazioni più chiare sulle sostanze che si possono impiegare per tatuare la pelle, cercando di mettere ordine in un ambito finora poco normato e con non pochi rischi per la salute. Erano state decise alla fine del 2020 dopo un lungo processo di revisione delle sostanze impiegate negli inchiostri dei tatuaggi, lasciando quindi ai produttori un anno di tempo per adeguarsi e modificare le tipologie di pigmenti utilizzati. Sembra però che questa fase di adeguamento sia abbastanza indietro.
Alcuni produttori infatti avevano ravvisato difficoltà tecniche nello sviluppo delle alternative e non potranno offrire nuovi prodotti in tempo per l’entrata in vigore delle nuove regole (erano state comunque previste deroghe per colori difficili da produrre).
Le difficoltà più grandi hanno riguardato lo sviluppo di alternative all’impiego dell’alcol isopropilico, presente nella composizione di numerosi inchiostri per i tatuaggi. In realtà è però contenuto in quasi tutti i colori: anche nella maggior parte dei neri e dei bianchi. Da questo punto di vista non esiste alcun discrimen fra pigmenti, quindi, in vista del 4 gennaio.

Il paradosso: i cosmetici hanno norme più rigide
Nonostante le difficoltà che ha generato si sentiva comunque la necessità di regolamentazione nel mondo degli pigmenti per la creazioni di tatuaggi a colori.
A differenza dei cosmetici, per i quali sono previste da tempo norme piuttosto rigide, gli inchiostri per i tatuaggi erano rimasti finora in un’area grigia nonostante il loro impiego comportasse un’iniezione negli strati profondi della pelle, potenzialmente con molti più rischi rispetto a quelli legati all’utilizzo di trucchi, creme e tinture per i capelli.
Cosa comporta per il trucco permanente?
Tutti i produttori di miscele per pigmentazione della pelle stanno adeguando la “lista degli ingredienti” alle nuove normative. Come abbiamo visto però non è così semplice. Questo influisce anche sulla dermopigmentazione estetica, anche se come spieghiamo in questo articolo non ha nulla a che vedere con i tatuaggi a colori.
Se sei dermopigmentista cosa puoi fare? La prima cosa è informarti con il tuo fornitore sul possibili alternative già a norma.
Probabilmente ti spiegherà che nel frattempo puoi continuare a lavorare con le attuali miscele perché la scadenza del 4 gennaio è valida solo per i produttori mentre per gli operatori se ne parla dal 2023.
E in caso di controllo da parte delle autorità sanitarie? Non preoccuparti, in questo momento sei ancora in regola. Potranno eventualmente fare un verbale di controllo senza però conseguenze.
Considerazioni finali
Come ti ho detto più sopra, si sentiva il bisogno di una normativa più adeguata e aggiornata.
La salute della cliente deve essere la prima preoccupazione per un professionista anche quando questo significa impegno per aggiornarsi, trovare nuovi prodotti sicuri magari anche a costi maggiori.
Da ora in poi diventa ancora più importante per te cliente affidarti ad una professionista che possa soddisfare le tue esigenze prendendosi cura della tua salute!
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